Pordenone
John Coltrane – Un amore supremo
Musica fra terra e cielo
Testi e narrazione Valerio Marchi
Letture Nicoletta Oscuro
Musica di J.Coltrane, F. Bearzatti, con Francesco Bearzatti sax, Luca Colussi batteria, Gianpaolo Rinaldi organo
Giunto alla fama con notevole ritardo rispetto ad altri suoi dotatissimi coetanei, Coltrane, prima di morire a soli quarant’anni, ci ha regalato fra il 1957 e il 1967 un decennio di musica memorabile: un incessante dialogo fra disperazione e beatitudine, finito e infinito, terra e cielo… in poche parole, fra l’umano e il divino, per cogliere l’Amore Supremo, il respiro e l’armonia dell’universo, spingendosi verso nuove dimensioni musicali e territori inesplorati dell’anima.
John Coltrane. Un amore supremo – Musica fra terra e cielo, sa toccare il cuore tanto di chi vi assiste, quanto di chi lo porta in scena: la performance teatrale alterna infatti momenti narrativi, recitativi e musicali per ripercorrere i momenti salienti della vita del leggendario sassofonista della Carolina del Nord e rivivere sul palco, in un mondo invaso dal conflitto e dal dolore, quella «forza che lavora per il bene» di cui parlava spesso proprio Coltrane.
Al sintetico ma intenso profilo biografico si accostano le voci di alcune donne che hanno segnato l’esistenza di John Coltrane: la cugina, la mamma, la prima e la seconda moglie, la figlia adottiva. Ed è questa prospettiva femminile la chiave che conferisce al racconto, con tratti rapidi e incisivi, tonalità e sensibilità del tutto peculiari, altrimenti difficili da raggiungere. Affiora così il ritratto di un genio universale e conosciutissimo, ma per certi versi ancora da scoprire, seguendo la sua complessa parabola umana e artistica.
Il tutto viene cementato e potenziato dall’apporto dei sostanziosi e sapienti inserimenti di un trio di musicisti d’eccezione, capaci di rievocare lo spirito di Coltrane, la cui arte musicale viene interpretata in modo fedele ma personale al tempo stesso.